“Argini maestri, sabbioni, lanche, golene e boschi: il racconto del Po”
La Zona di Protezione Speciale “Viadana, Portiolo San Benedetto Po, Ostiglia” è suddivisa in quattro grandi comparti territoriali – solo in parte ricadenti nel territorio dell’Oltrepò – e appartiene alla rete ecologica europea Natura 2000.
Con i suoi oltre 7.000 ettari di estensione è la più grande area protetta del Sistema Parchi dell’Oltrepò Mantovano e racchiude tutte le espressioni naturali (acque correnti, sabbioni, lanche, bugni, boschi ripariali) e antropiche (pioppeti, seminativi, cave di sabbia e argilla, difese idrauliche, attracchi fluviali, insediamenti urbani, infrastrutture civili e industriali) tipiche del basso corso del Po che, con le sue golene, costituisce la più grande area a naturalità diffusa del mantovano e, più in generale, della Pianura Padana.
La Zona di Protezione Speciale “Viadana, Portiolo San Benedetto Po, Ostiglia” è suddivisa in quattro grandi comparti territoriali – solo in parte ricadenti nel territorio dell’Oltrepò – e appartiene alla rete ecologica europea Natura 2000.
Con i suoi oltre 7.000 ettari di estensione è la più grande area protetta del Sistema Parchi dell’Oltrepò Mantovano e racchiude tutte le espressioni naturali (acque correnti, sabbioni, lanche, bugni, boschi ripariali) e antropiche (pioppeti, seminativi, cave di sabbia e argilla, difese idrauliche, attracchi fluviali, insediamenti urbani, infrastrutture civili e industriali) tipiche del basso corso del Po che, con le sue golene, costituisce la più grande area a naturalità diffusa del mantovano e, più in generale, della Pianura Padana.
Non sorprende quindi la ricchezza faunistica della Zona di Protezione Speciale (ZPS), soprattutto per quanto riguarda gli uccelli (oltre 200 specie) tra cui il nibbio bruno, il falco pescatore, l’albanella minore, il gruccione, il corriere piccolo, la sterna comune, il fraticello, la beccaccia e il rigogolo. Tra i mammiferi oltre al riccio, alla lepre, alla donnola e a numerose specie di piccoli roditori, troviamo il tasso e il capriolo; tra gli anfibi e i rettili i tritoni crestato e punteggiato, la rana verde, la raganella e i rospi comune e smeraldino, oltre al ramarro, al biacco e alla natrice. Tra i pesci, infine, il sempre più raro storione, il cefalo, l’anguilla, la cheppia, la carpa e il siluro (una specie danubiana che supera i due metri di lunghezza, che sta creando non pochi problemi all’ittiofauna locale).
Le aree prossime al fiume offrono scorci suggestivi e si raggiungono, compatibilmente con i livelli idrici del periodo, per mezzo di un’estesa rete di strade di servizio perlopiù in terra battuta. Tra queste anche alcune “alzaie”: strade fiancheggianti le sponde che venivano utilizzate per trainare contro corrente barche e battelli.
L’accesso ai mezzi motorizzati è permesso solo nei tratti indicati da apposita segnaletica.
I quattro comparti della ZPS sono collegati tra loro tramite i percorsi ciclabili EuroVelo 8 e VENTO, gli Itinerari ciclabili dell’Oltrepò Mantovano n.1 e n.8 e la Ciclovia dei Parchi.
Informazioni
Ente gestore: Parco del Mincio
Anno di istituzione: 2005
Superficie: 7.055 ettari
Status di protezione: Zona di Protezione Speciale
Parco del Mincio T 0376 391550
Sito web: www.parcodelmincio.it
Zona di Protezione Speciale “Viadana, Portiolo, San Benedetto Po, Ostiglia”
Nella ZPS potrai fare queste sorprendenti esperienze
- Vivere il fiume e sentirne il “respiro naturale”.
- Scoprire i paesaggi delle golene.
- Ammirare la natura del più straordinario ecosistema dalla Pianura Padana